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Ippica

L'ippica a gara

Sulla gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana in data 29 agosto u. s. è stato pubblicato il tanto annunciato quanto poco atteso “Bando di gara a procedura di selezione per l’affidamento in concessione dell’esercizio dei giochi pubblici su base ippica” in esecuzione dell’art. 4 bis del decreto legge 8 aprile 2008 n. 59, convertito con modificazioni dalla legge 6 giugno 2008 n. 101.

La raccolta dei giochi tra necessità e logica

Ammonta a circa 26 miliardi la raccolta del comparto giochi nei primi sei mesi del 2009, di cui allo Stato italiano vanno oltre 4 miliardi di euro di entrate erariali. Un incremento pari all’8,6% sullo scorso anno, stesso periodo, dove gli incassi avevano raggiunto i 24 miliardi In buona parte il merito va al poker on line, che nel primo semestre 2008 ancora non era partito.

La settimana di passione dell’ippica italiana

Il preannunciato “pesce di aprile” di una settimana fa non era uno uno scherzo: alle ore 9,30 del 1° aprile 2009 le agenzie ippiche storiche – le imprese che da sole incassano circa 1,2 miliardi di euro, il 50% dell’intera raccolta ippica – non avevano il segnale. Sulla vicenda sono già scorsi fiumi di inchiostro, il fatto è noto a tutti e non lo ripeteremo.

Il distacco delle 329 agenzie storiche

Il gioco pubblico su base ippica perderà dal 1° aprile p. v., giorno in cui verrà disposto il distacco dal collegamento del totalizzatore nazionale delle 329 agenzie c. d. storiche, oltre la metà (più precisamente il sessanta per cento) del suo potenziale di raccolta.

Giochi, ippica, e le soluzioni a Venezia

Nel weekend appena trascorso si è tenuto in una location d’eccezione il convegno organizzato dall’ACE – Association des avocats conseils d’entreprises – con la partnership del Casinò di Venezia e della Federgioco, sul tema “Il mercato dei giochi: tra esigenze di sicurezza e di apertura alla concorrenza”.

Il bando per l’ippica e le sue criticità

Prepariamoci ad una settimana intensa e carica di eventi. Il travagliato bando per l’assegnazione di 3000 diritti su base ippica indetto dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stati potrebbe subire un arresto o quanto meno essere modificato in corso d’opera, causa le ripetute minacce di ricorso al Tar Lazio, e le pressanti richieste di chiarimenti da parte degli operatori interessati a partecipare. 

Il bando che non c’è

Da qualche giorno il settore è in fermento per la pubblicazione del capitolato d’oneri della gara per l’assegnazione delle 329 agenzie ippiche storiche e per i negozi ippici Bersani non assegnati nel 2006. Nel frattempo è partito Italiano con premi in denaro da parte di un operatore autorizzato.

L'ippica nazionale e le 16 corse giornaliere

Una settimana fa, lunedì 16 giugno 2008, è entrato in vigore il Decreto Interdirettoriale del 3 giugno u.s., disposto dal Direttore Generale dei Monopoli di Stato di concerto con il Capo Dipartimento delle politiche di sviluppo economico e rurale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che ha previsto la possibilità di elevare fino a 16 il numero giornaliero massimo delle corse di cavalli svolte in due o più ippodromi, sulle quali si effettuano le scommesse dell’ippica nazionale (art. 1, comma 1, del Decreto Interdirettoriale del 3 giugno 2008 “Le formule di scommessa istituite ai sensi dell’art. 1, comma 498, della legge 30 dicembre 2004 n. 311, possono essere effettuate su un numero giornaliero massimo di 16 corse di cavalli, che si svolgono in due o più ippodromi” ).

I corner ippici si vogliono abbellire

Ci mancava solo che Il Sole 24 diventasse un giornale scandalistico, così ora possiamo veramente dire di averle viste tutte. Quanto all’ippica, non è da sempre nell’immaginario collettivo quella delle sale scommesse piene di fumo e perdigiorno, dei cavalli drogati e delle truffe? Evviva! Forse dovremmo venderla in blocco ai francesi, assieme all’Alitalia (sindacati compresi). Quindi, di cosa preoccuparsi? Il calo del gettito darà meno soldi alla malavita e questo giornale sarà un inserto in pagine rosa arancione.

L’ippica nazionale

Con decreto a firma del Direttore Generale del 26 giugno 2007 – in vigore dal 1 luglio 2007- è stata di fatto concessa la possibilità ai “vecchi ricevitori” di continuare a raccogliere per un massimo di tre mesi, e cioè fino al 30 settembre, l’ippica nazionale, compresa la nuova tris.

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