L'ippica a gara
Sulla gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana in data 29 agosto u. s. è stato pubblicato il tanto annunciato quanto poco atteso “Bando di gara a procedura di selezione per l’affidamento in concessione dell’esercizio dei giochi pubblici su base ippica” in esecuzione dell’art. 4 bis del decreto legge 8 aprile 2008 n. 59, convertito con modificazioni dalla legge 6 giugno 2008 n. 101.
Oggetto del citato bando, l’assegnazione dei diritti che potranno essere esercitati fino al 31 dicembre 2017, per: 329 negozi di gioco ippico “sostitutivi delle cosiddette agenzie ippiche storiche, cioè le agenzie per la raccolta e l’accettazione di scommesse al totalizzatore nazionale, a libro e a quota fissa sui risultati delle corse dei cavalli, individuate dall’art. 4-bis, comma 2? del menzionato decreto. Le 329 agenzie si trasformano in negozi, dove si potranno raccogliere più tipologie di gioco; 210 negozi di gioco ippico. Vediamo di riassumerne i principali punti. Ciascun candidato potrà partecipare alla procedura di selezione anche per l’assegnazione di un unico diritto; interessante, ma chi potrà partecipare? Alla stregua della precedente gara c. d. “Bersani” svoltasi nel 2006 la procedura è riservata agli operatori di gioco, costituiti sotto forma di società di capitali, “che esercitano in Italia o in un altro Stato, sulla base dell’autorizzazione rilasciata dall’autorità competente dello Stato in cui hanno sede legale od eventualmente sede operativa” almeno una tipologia di gioco tra quelle del portafoglio giochi gestito da AAMS. Operatori di gioco che dovranno aver conseguito nel complesso del biennio 2006-2007 ricavi inerenti all’attività ludica almeno pari ad euro 2.000.000,00 (duemilioni/00) (c. d. limite del fatturato), oltre a dimostrare di disporre di un sistema dedicato alla raccolta del gioco su base pubblica. Come nel 2006, i partecipanti dovranno prestare cauzioni: una prima “provvisoria”, il cui importo dovrà essere non inferiore al 25% dell’impegno alla costituzione della garanzia da presentare ad AAMS (e comunque pari a centomila euro), ed una seconda, sotto forma di impegno alla costituzione della garanzia a copertura degli obblighi della concessione, che dovrà essere pari ad euro 80.000,00 (ottantamila/00) per ciascun diritto aggiudicato relativo all’apertura di negozi di gioco ippico. “l’importo del deposito e/o dell’impegno al rilascio della fideiussione è stabilito dal candidato in ragione del numero dei diritti che intende aggiudicarsi, nello stabilire tale importo il candidato deve tener conto che questo deve essere comunque non inferiore all’importo della garanzia da prestare. Pertanto l’importo determina il limite al numero dei diritti che il soggetto stesso potrà aggiudicarsi attraverso la procedura di selezione”. Questi i giochi pubblici oggetto dei 539 diritti messi in gara: scommesse ippiche a totalizzatore, scommesse ippiche a quota fissa, scommesse a totalizzatore, concorsi pronostici sportivi, V7, ippica nazionale, “nonché qualunque ulteriore gioco pubblico su base ippica che AAMS riterrà in qualsiasi momento di voler commercializzare per mezzo della rete di negozi di gioco ippico”. Altro dato fondamentale “la base economica d’offerta è pari ad euro 30.000,00 (trentamila/00) per ciascun diritto relativo ai negozi di gioco ippico, non sono ammesse offerte di importo inferiore alla base economica d’offerta nel qual caso verranno considerate nulle”. C’è tempo fino al 10 ottobre 2008 per ottenere la documentazione inerente la gara, mentre le offerte dovranno essere presentate a piazza Mastai entro il 20 ottobre p. v., e le buste contenenti le offerte saranno aperte il 28 ottobre 2008. Un omogeneizzazione apparente dunque, tra storiche e c. d. Bersani, che non è passata per le scommesse sportive, nonostante le richieste pressoché plebiscitarie di operatori vecchi e nuovi. Anche un nuovo termine di scadenza, che porta al 2017. Benaugurante per la tenuta del sistema, e foriero di nuove gare, a cadenza oramai quasi annuale. Nel frattempo vedremo le reazioni di chi non è mai stato contento di questa gara, e di chi sembrava che lo fosse ma ora non lo è più.