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Il bando che non c’è

Da qualche giorno il settore è in fermento per la pubblicazione del capitolato d’oneri della gara per l’assegnazione delle 329 agenzie ippiche storiche e per i negozi ippici Bersani non assegnati nel 2006. Nel frattempo è partito Italiano con premi in denaro da parte di un operatore autorizzato.

Le stime dicono che il mercato potenziale possa valere 4-500 milioni di euro nei primi 12 mesi dal lancio. La pubblicazione invece non c’è stata, e l’agitazione degli operatori è salita e scesa allo stesso temo. Chi non voleva il bando infatti, magari perché deluso dai termini annunciati, spera che i motivi del ritardo sino gravi, al punto da rivedere anche la norma di riferimento (L…..). Altri forse, seppur delusi dall’esito del procedimento alla Corte di Giustizia, e sorpresi dalla solerzia delle autorità nostrane nell’adempiere, preferirebbero una situazione certa che gli permetta di pianificare quel futuro già abbastanza sconvolto. Altri ancora, pronti ad entrare in un nuovo segmento (ippica), pieno di contraddizioni ma ancora interessante, attendono con ansia la ripresa della gara.

Quel che è certo – fantapolitica a parte – è che i termini pubblicati, come il ritiro della documentazione (10 ottobre 2008 entro le ore 17,00), la consegna delle buste (20 ottobre 2008 entro le ore 17,00) e l’apertura delle offerte (28 ottobre 2008), saranno in ogni caso posticipati con apposito provvedimento. Senza il capitolato d’oneri citato nella comunicazione apparsa in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 agosto, non si può fare nulla. Pertanto, qualora non si operino interventi radicali sulla norma primaria (art. 4 bis del decreto legge 8 aprile 2008 n. 59, convertito con modificazioni dalla legge 6 giugno 2008 n. 101), verranno pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale le nuove date utili per il ritiro della documentazione, la consegna delle offerte e la relativa aperture delle buste. E come sempre c’è chi non perde occasione per un po’ di pubblicità gratuita. Secondo un noto operatore estero, Aams avrebbe negato l’accesso alla documentazione di gara, contravvenendo a quando pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea lo scorso 26 agosto, che conteneva espressa avvertenza che la documentazione sarebbe stata invece disponibile, a tutti i partecipanti, presso i Monopoli. L’operatore chiede dunque il ritiro e la immediata riemissione del bando di gara per la riassegnazione delle concessioni ippiche storiche con nuovi termini e assoluta disponibilità per tutti della documentazione completa. A prescindere dal fatto che a qualcuno possa fare comodo (ma questo non lo abbiamo detto anche per altre discutibili iniziative dello stesso operatore? A pensar male..), la polemica sembra tanto sterile quanto inutile, visto e considerato che il capitolato d’oneri non è stato pubblicato e che nessun operatore ha potuto prendere visione della documentazione di gara. Comunque, chi vivrà vedrà. E di certo più interessante sarà la verifica dell’intenzione del Ministero delle Politiche Agricole di voler rivedere la funzionalità sia dell’UNIRE che dell’intero settore ippico.

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