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L’ippica nazionale

Con decreto a firma del Direttore Generale del 26 giugno 2007 – in vigore dal 1 luglio 2007- è stata di fatto concessa la possibilità ai “vecchi ricevitori” di continuare a raccogliere per un massimo di tre mesi, e cioè fino al 30 settembre, l’ippica nazionale, compresa la nuova tris.

Ed infatti l’art. 1 del decreto in parola prevede che: “continua ad essere esercitata provvisoriamente a partire dal 1 luglio 2007, per un periodo massimo di tre mesi, la raccolta della nuova scommessa ippica a totalizzatore di cui al citato articolo 1, comma 498 della legge 30 dicembre 2004 n. 311, da parte dei punti vendita, delle agenzie di scommessa e degli ippodromi collegati al 30 giugno 2007 ai concessionari per l’esercizio dei concorsi pronostici su base sportiva nonché gli eventuali giochi connessi a manifestazioni sportive, di cui alla graduatoria di selezione pubblicizzata con comunicato del Ministero dell’economia e delle finanze sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana –serie generale- n. 136 del 14 giugno 2003 “. 

Di contro anche i nuovi concessionari, coloro che si sono aggiudicati i diritti alla gestione dei punti di vendita di gioco ippico o sportivo ex art. 38, commi 2 e 4 della legge n. 248/06 e già hanno superato le varie verifiche contemplate nello schema di concessione tipo, potranno raccogliere l’ippica nazionale e la nuova tris. Lo stesso articolo al comma 2 recita: “i concessionari di cui al comma 1, possono distribuire provvisoriamente la nuova scommessa ippica attraverso i punti di raccolta ad essi collegati, a condizione che tali punti non siano stati esercitati come diritti, entro il 1 luglio 2007, da uno dei concessionari di cui all’art. 38, commi 2 e 4 del decreto legge 4 luglio 2006, convertito con modificazioni ed integrazioni dalla legge 4 agosto 2006 n. 248. In tal caso detti punti di vendita saranno abilitati alla raccolta del gioco esclusivamente come punti di raccolta dei concessionari di cui al citato articolo 38″. Negli ultimi mesi il passaggio della raccolta dei predetti giochi dai “vecchi ricevitori” autorizzati (punti vendita, agenzie di scommesse, ippodromi collegati ai concessionari per l’esercizio dei concorsi pronostici su base sportiva) ai nuovi ha alimentato molte discussioni. Qui si incrocia il destino di quei punti vendita che non otterranno la gestione di diritti Bersani con quello dei titolari della vecchia rete. Si affronta per la prima volta la contrazione della distribuzione, si riapre la ferita del ruolo dei ricevitori nel nuovo regime, si rischia sull’ippica – seppure nazionale – che é di per se problema irrisolto. Il passaggio di consegne del 30 giugno 2007, scadenza delle concessioni per i concorsi pronostici, come è consuetudine nel nostro Paese, è stato rimandato.

L’Amministrazione nelle premesse che precedono l’unico articolo del decreto direttoriale del 26 giugno 2007, fa delle valutazioni che dovrebbero giustificare la proroga trimestale; alcune di esse meritano di essere menzionate:

  1. l’iniziale ridotta consistenza numerica dei punti di vendita dei concessionari ex art. 38, commi 2 e 4, della legge n. 248/06 e “la conseguente difficoltà di garantire, a partire dal 1 luglio 2007, una capillarità distributiva della nuova rete di vendita della citata scommessa ippica, nonché i connessi volumi di raccolta, con potenziali ricadute negative sia in termini di entrate per lo Stato, sia soprattutto di servizio nei confronti del consumatore”;
  2. il precipuo interesse pubblico a mantenere l’attuale livello delle entrate erariali;
  3. la necessità di dare continuità al gioco, nell’attesa che i nuovi concessionari di cui all’art. 38, commi 2 e 4 della legge n. 248/06 “attivino una quota significativa delle rispettive reti di vendita, prevedendo un periodo transitorio non superiore a tre mesi nel quale i punti di vendita dell’ippica nazionale attivi al 30 giugno 2007, possono continuare a raccogliere gioco al 30 settembre 2007, mediante i tre operatori operatori a cui sono collegati”.

Del tutto logiche, anche condivisibili (la garanzia delle entrate erariali é pericoloso citarla, meglio la tutela del consumatore ndr), ma al termine del periodo di proroga sará diversa la situazione? La rivisitazione del ruolo oscuro del provider – perché ricordiamolo, concessionari sono tutti coloro che hanno ottenuto diritti – potrebbe essere una parte della risposta, ma sulla efficacia della nuova rete distributiva rispetto ai problemi su menzionati, non é lecito ancora scommettere.

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