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Tassa Salvasport, Avv. Sbordoni: "Pronti ad appellare la sentenza del TAR Lazio"

“Sicuramente faremo appello contro questa sentenza, perchè le nostre ragioni non sono state affatto ascoltate”. Non ha dubbi l’ Avv. Stefano Sbordoni, interpellato da Agimeg in qualità di legale difensore di alcuni ricorrenti in merito alla Sentenza dello scorso 28 Giugno con la quale il Tar Lazio, come da noi già scritto su queste pagine, ha respinto i ricorsi sulla determina dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che ricalcolava il prelievo sulla cosiddetta tassa ‘Salva sport’. Secondo i giudici amministrativi, infatti, ADM avrebbe il diritto di pretendere altri 30 milioni di euro come prelievo dello 0,5% sulla raccolta delle scommesse previsto dal Decreto Legge n. 34/2020 (cosiddetto Decreto Rilancio) in vigore sino al 31 dicembre 2021 per alimentare il cosiddetto “Fondo Salvasport”, in quanto tale imposta non può considerarsi anti-costituzionale. Tra l’altro, per i giudici amministrativi, l’inciso della norma (art. 217 comma 2 del Decreto Legge n. 34/2020), secondo cui le somme versate restano acquisite all’erario, chiarisce che indipendentemente dal suo utilizzo il prelievo non è destinato solo al fondo in questione. “ADM aveva rilasciato un’interpretazione di diverso avviso”, ha sottolineato l’Avv. Sbordoni, “ che poi però è stata ribaltata da un’analisi della Ragioneria di Stato ed a quel punto ADM ha rilasciato un’interpretazione diversa”. “Se ne deduce che”, secondo il  legale, “parecchie cose non tornano nella norma stessa, che può essere interpretata in modo diverso da diverse amministrazioni e questo può creare confusione e incertezza”. “Faremo appello fiduciosi e speranzosi, perché se dovessimo smettere di credere nella giustizia sarebbe la fine”, ha assicurato l’Avv. Sbordoni, in quanto “nel nostro caso la sensazione diffusa è che abbiano prevalso gli interessi delle casse dello Stato….ma noi periamo di no, perché se questo fosse un modo di ragionare, sarebbe fonte certa di ingiustizie”. “Il settore del gioco”, ha concluso il legale, “viene troppo spesso penalizzato, nelle aule di giustizia purtroppo c’è sempre la sensazione di una sorta di repulsione e pregiudizio verso questo settore”.

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