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Lotta al gioco illegale, Avv. Stefano Sbordoni (segretario generale U.T.I.S.) plaude all'operazione della Guardia di Finanza di Catania "ma il Governo agisca per riaprire le attività di gioco”

Per l'avv. Stefano Sbordoni la recente operazione della Guardia di Finanza di Catania da un lato segna una ennesima vittoria dello Stato contro il gioco illegale, ma dall'altro lascia interrogativi sui costi di tali operazioni e dimostra quanto lo Stato italiano stia pedrendo in termini di gettito erariale a causa della chiusura delle attività del gioco legale.  

L'importante operazione svolta il 3 marzo scorso da oltre 150 finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania con il supporto e la collaborazione dello S.C.I.C.O. (Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata), che ha dato esecuzione tra Italia, Germania, Polonia e Malta a un’ordinanza di misure cautelari personali e reali emessa dal G.I.P. presso il locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica di Catania – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 23 persone indagate a vario titolo per esercizio abusivo di gioco e scommesse, evasione fiscale, truffa aggravata, autoriciclaggio, tutte condotte aggravate dalla finalità di favorire gli interessi dell’associazione di tipo mafioso “Santapaola-Ercolano", ha trovato ovviamente l'approvazione di tutti gli operatori del settore gioco e scommesse. "Innanzitutto faccio un plauso alla Guardia di Finanza che, se tutto verrà confermato, ha sgominato un enorme giro d'affari illegale" ha affermato ad Agimeg l'avv. Stefano Sbordoni nella sua qualità di Segretario Generale di U.t.i.s. Tuttavia, il noto legale romano ha posto alcuni quesiti su quanto sia costata questa operazione e quanto potrebbe aver perso lo Stato in termini di gettito erariale. L'avv. Sbordoni, infatti, auspica che il nuovo governo ed il premier Draghi comprendano finalmente la "doppia perdita per le casse dello Stato italiano"  e che "non c'è più alcun motivo logico di rimanere in questa condizione e tenere le attività di gioco chiuse continuando a subire tali danni". 

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