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"L’Intelligenza Artificiale potrebbe essere uno strumento utile per prevenire problematiche connesse al gioco”

Così l' Avv. Stefano Sbordoni alla prima edizione dell' Italian Gaming Expo & Conference (IGE) 

Lo scorso 18 e 19 aprile si è tenuta a Roma al Palazzo dei Congressi la prima edizione dell' Italian Gaming Expo & Conference (IGE) intitolata “Il futuro sostenibile del gioco". Una "due giorni" interamente dedicata al mercato italiano del gaming legale, per approfondire la realtà di un settore la cui importanza è riconosciuta a livello internazionale insieme alle Istituzioni, esperti, accademici, opinion leader e influencer. L'Avv. Stefano Sbordoni, tra i relatori nel panel "Intelligenza Artificiale: Gaming trend 2024 vs HR Etich”, ha sottolineato che “Il web e l’Intelligenza Artificiale rientrano già nelle norme fondamentali". A suo avviso, dunque, "in ambito di diritto, non c’è da inventare nulla, anzi, in questo caso non vanno cercate rigidità normative data la questione trattata”. “L’AI Act dell’Unione europea", ha evidenziato l'Avv. Sbordoni, "è una buona norma ed è un approccio sensato verso l’intelligenza artificiale e si basa sulle possibilità di rischio alla società civile”. “Lo strumento nel comparto del gioco pubblico", ha proseguito il noto legale romano, "può essere utilizzato in modo propositivo per prevenire le problematiche derivanti dal gioco compulsivo o anche di frodi". "Se attraverso l’IA si riduce e quasi annulla il rischio", ha concluso l'Avv. Sbordoni, "viene a mancare la radice contrattuale dell’alea che è alla base del gioco”.

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