eSports, per Avv. Sbordoni sempre più urgente una loro regolamentazione
L'intervento dell'Avv. Stefano Sbordoni al convegno sugli eSports tenutosi per la prima volta al Parlamento italiano lo scorso 8 e 9 maggio.
Lo scorso 8 e 9 maggio si è tenuto a Roma il convegno organizzato dall'Osservatorio Italiano eSports (O.I.E.S.) per la prima volta presso il Parlamento italiano sul tema "Sfide ed opportunità degli eSports in Italia", al quale è stato invitato l'Avv. Stefano Sbordoni quale esperto nel settore e legal partner di O.I.E.S. Il secondo giorno di lavori, dedicato agli “Aspetti economici e sociali del gaming in Italia: rendere sostenibile e inclusiva la crescita del fenomeno”, l'Av. Sbordoni intervenuto sull' argomento del "rapporto tra eSports e giochi". A suo avviso, come ha evidenziato nell'intervento, "esiste un nesso fortissimo tra sport ed eSports, ma non sono la stessa cosa e non vi è alcuna comunanza tra eSports e gioco pubblico, ma è solo il tentativo di ricondurre realtà nuove come il movimento esportivo a ciò che già esiste da parte del legislatore". Spesso, del resto, ha proseguito il noto legale, "ci si rifugia in modo superficiale in ciò che già si conosce per normare nuove realtà e questo avviene anche perché c’è un’assenza di regole per questo settore, che permette il verificarsi di tale mistificazione". L'Avv. Sbordoni ha dovuto dovuto rimarcare, altresì, che "le manifestazioni a premio, alle quali potrebbero essere associati gli eSports, sono regolate da una norma (DPR 430/2001) datata e poco attinente a questo mondo perché vi rientra di tutto, dalla raccolta punti ai concorsi che si vedono in TV". "E' pur vero", ha concluso, "che il Parlamento, soprattutto da un anno a questa parte, ha dato attenzione al settore con alcune proposte di legge che presentano spunti interessanti, ma ha anche manifestato una rigidità che non vorremmo e che rischia di non cogliere le potenzialità e la sempre maggiore diffusione degli eSports anche in Italia".