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Delega fiscale, giochi, Avv. Stefano Sbordoni: "Il Governo non lasci indietro il gioco fisico, sarebbe un assist all’illegalità”

Scade domani venerdì 26 maggio il termine ultimo per la presentazione di emendamenti al disegno di Legge Delega in materia fiscale in commissione Finanze alla Camera. Per quanto riguarda il settore giochi e scommesse, il testo della delega fiscale all'articolo 13, "confermando il modello organizzativo del sistema costituito dal regime concessorio e autorizzatorio, in quanto indispensabile per la tutela della fede, dell’ordine e della sicurezza pubblici, per la prevenzione del riciclaggio dei proventi di attività criminose, nonché per garantire il regolare afflusso del prelievo tributario gravante sui giochi", prevede, tra l'altro: l’introduzione di regole tecniche atte a prevenire fenomeni di disturbi da gioco d’azzardo patologico (DGA); il divieto di raccogliere gioco su competizioni sportive dilettantistiche riservate esclusivamente a minori di anni 18; l’introduzione di norme tese a garantire l'applicazione di regole trasparenti e uniformi nell'intero territorio nazionale, assicurando forme vincolanti di partecipazione delle Regioni e degli enti locali competenti per territorio di autorizzazione e di pianificazione, "che tenga conto di parametri di distanza da luoghi sensibili validi per l'intero territorio nazionale, della dislocazione locale di sale da gioco e di punti di vendita in cui si esercita come attività principale l'offerta di scommesse su eventi sportivi e non sportivi", nonché in materia di installazione degli apparecchi idonei per il gioco lecito, "il rafforzamento dell’apparato normativo sulla trasparenza e sui requisiti soggettivi e di onorabilità dei soggetti che, direttamente o indirettamente, controllano o partecipano al capitale delle società concessionarie dei giochi pubblici"; il riordino delle attuali disposizioni in materia di prelievo erariale sui singoli giochi, al fine di assicurare il riequilibrio del relativo prelievo fiscale; l’introduzione di norme tese a garantire l’applicazione di regole trasparenti e uniformi nell’intero territorio nazionale, assicurando forme di partecipazione degli enti locali competenti per territorio al procedimento di autorizzazione e di pianificazione nell’ottica del principio di leale collaborazione tra Stato ed enti locali e immaginando come sede di confronto istituzionale la Conferenza Unificata; la revisione e semplificazione della disciplina riguardante i titoli abilitativi all’esercizio di offerta di gioco e divieto di rilascio di tali titoli abilitativi, nonché simmetricamente la nullità assoluta di tali titoli se rilasciati in ambiti territoriali diversi da quelli pianificati per la dislocazione di sale da gioco e di punti di vendita di gioco, nonché per l’installazione degli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettera a) R.D. n. 773/1931-T.U.L.P.S., ferme restando le competenze in materia del Ministero dell’interno di cui agli articoli 16 e 88 del medesimo regio decreto; un rafforzamento della disciplina dei controlli e dell’accertamento dei tributi gravanti sui giochi, nonché delle altre violazioni in materia ; il riordino del sistema sanzionatorio sia penale sia amministrativo al fine di aumentarne l’efficacia dissuasiva e l’effettività ed un inasprimento delle sanzioni, amministrative o penali e nuovi poteri di controllo contro il gioco a distanza. Una volta concluso l'iter parlamentare e approvata la delega, il governo, tramite il Mef, avrà due anni di tempo per la stesura e l'approvazione dei decreti delegati. L' Avv. Strefano Sbordoni, intervistato da Agimeg.it a margine del recente seminario pubblico sul tema “La regolamentazione del settore dei giochi: stato dell’arte e scenari futuri” nel quale è intervenuto quale esperto nel settore, ha rimarcato la bontà del lavoro governativo in merito alla suddetta Delega Fiscale, ma ha evidenziato l'esigenza di non dimenticare il territorio, in quanto "non si deve commettere l’errore di pensare che tutto si stia spostando sull’online e dunque lasciare in secondo piano il gioco fisico perché ciò andrebbe tutto a vantaggio dell’illegalità, come ha dimostrato lo strumento sbagliato e inefficace del distanziometro che ha ridotto o cancellato l’offerta legale in alcuni luoghi e impedito, con i suoi effetti, le nuove gare”. “Le rappresentanze del cosiddetto ultimo miglio, degli esercenti in primis" ha proseguito il noto legale romano, "devono essere coinvolte nel processo decisionale poiché essendo le figure presenti sul territorio rappresentano uno dei fulcri fondamentali dell’intera filiera”. “Un richiamo molto importante che intendo fare ai decisori – prosegue Sbordoni – è quello di porre in essere delle norme flessibili, poiché ciò che oggi vediamo come futuro prossimo in realtà è quasi passato. Il settore si muove velocemente e bisogna avere una normativa adeguata in tal senso”.

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