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Bando scommesse: il punto sulle duemila concessioni in arrivo

"Non è un bando 'per chiudere' come tanti hanno detto, ma è un bando per allineare, omogeneizzare le reti e standardizzarne la gestione. Si tratta di un obiettivo inderogabile e, detto questo, il bando di oggi (ieri, ndr) servirà per chiudere chi non dovrebbe stare aperto". Stefano Sbordoni, legale esperto di gaming e sportbetting, valuta così dalla fiera Enada di Roma, conclusa ieri dopo tre giorni in cui si è parlato molto di scommesse, il lancio di questo ennesimo bando per l’assegnazione di ulteriori 2,000 licenze di betting sportivo, ippico e virtuale.

Ormai i giochi sono fatti: “Sono state tante le critiche ma l’interesse manifestato da tutti è stato enorme. Del resto era un momento atteso dalla rete per i motivi di cui sopra e perché ci vuole un’economicità delle operazioni per rendere più affidabile e sicuro questo settore”.

In effetti 118 plichi contenenti offerte con una base d’asta a rischio ‘lievitazione’ dagli 11,000 euro fissati all’inizio ai 100,000 stimati negli ultimi giorni, manifestano un grande interesse nel settore.

Eppure c’è chi dice che queste licenze costano troppo per durare appena tre anni anche se offrono 3 giochi di scommesse e sono complete e competitive.

“In effetti nel 2016 scadranno tutte le concessioni e si rimette tutto in gioco. Era necessario mettere questi paletti per chi deve stare sul mercato in maniera sicura e competitiva”, prosegue Sbordoni.

Qualche critica alla solidità del bando è stata avanzata, eppure il Tar si è riservato sulla sospensiva: “Sì anche perché questo bando recepisce le indicazioni della Corte di Giustizia Europea ed è come se l’avesse dettato l’Ue. Quindi se è stato redatto con questi presupposti non dovrebbe avere grossi problemi”, conclude Sbordoni.

E intanto le big si sono precipitate per fare incetta di concessioni, da Sisal, Lottomatica, Snai-Cogetech, Eurobet, Scommettendo e tante altre realtà che puntano in qualche caso ad ampliare le loro reti medio-piccole. Il totale delle offerte pare superi le 2,000 di qualche centinaio e qualcuno rimarrà a bocca asciutta o al di sotto degli obiettivi che si era prefissato. 118 offerte con la presenza anche di operatori come Sy365 e Goldbet che hanno deciso di entrare nel regime concessorio italiano.

L’apertura delle buste è fissata alle 10 del prossimo 6 novembre.Dalla gara il Governo conta di incassare almeno 22 milioni di euro.

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