flag-itflag-en

Dettagli notizia

Avv. Stefano Sbordoni: "finalmente si respira un nuovo clima di ragionevolezza e obiettività nei confronti del gioco legale"

Considerazioni dell' Avv. Stefano Sbordoni a margine del convegno organizzato da Lottomatica sul tema "Gioco pubblico, legalità e tutela dei consumatori' tenutosi a Roma il 20 ottobre 2021 al Palazzo Colonna Coffee House 

L'Avv. Stefano Sbordoni, segretario generale di U.T.I.S., in un'intervista rilasciata al quotidiano in line Agimeg.it a margine del recente convegno organizzato da Lottomatica sul tema "Gioco pubblico, legalità e tutela dei consumatori', ha sottolineato come tutti gli interventi dei referenti istituzionali di alto profilo siano stati improntati ad un clima di ragionevolezza, obiettività e di costruttività smarrito in questi ultimi anni di delegittimazione insensata del settore del gioco legale, che hanno portato alle conseguenza di nuove forme di illegalità, come sottolineato soprattutto da uno degli itervenuti, il Procuratore nazionale antimafia Cafiero de Raho. Peraltro, l'avv. Sbordoni, commentando quanto emerso nel suddetto convegno, ha voluto rimarcare l'errore contenuto nelle dichiarazioni sulla pubblicità pronunciate da Carlo Cottarelli -secondo il quale “lo Stato nel gioco deve scoraggiare gli eccessi, le norme che limitano la pubblicità sono utili"- in quanto deve essere vietata la pubblicità del gioco illegale, di siti non autorizzati ma non la pubblicità intesa come comunicazione chiara e senza pregiudizi del gioco legale, che serve, invece, proprio al cittadino per poter distinguere siti legali da quelli illegali. Quello che oggi manca, infatti, secondo il noto legale esperto nel settore, è proprio la comunicazione istituzionale che deve accompagnare la pubblicità del gioco legale. Per l'Avv. Sbordoni, del resto, servono giuste regole per il gioco legale e la pubblicità, se accompagnata da un riordino del settore, come affermato anche dal Sottosegretario al MEF con delega ai giochi Federico Freni, "è salutare, in quanto elimina l'illegale e riduce i fenomeni ludopatici" e solo quando si ha una chiara distinzione tra legale e illegale è possibile individuare meglio l'area in cui si possano manifestare fenomeni di eccesso e combattere quello che passa per canali non registrabili. "In questo contesto", ha proseguito l'Avv. Sbordoni, "se ciascuno nelle istituzioni svolge il proprio ruolo distintamente, ma per bene, rispettando quello degli altri senza ingerenze, si ha più chiarezza e benefici per tutti e ciò riguarda anche le competenze concorrenti, come quelle del Ministero della Salute, al quale non spetta di dettare normative sul settore del gioco pubblico".
"Altrimenti", ha sottolineato il noto legale "è proprio da questo che derivano obbrobri normativi secondari regionali, locali, comunali, tutti riconducibili ad un abuso di competenza concorrente che crea il caos". Del resto, tale tema è stato rappresentato con chiarezza anche dal sottosegretario Federico Freni e dal direttore generale di ADM, Marcello Minenna, mentre il procuratore De Raho ha ribadito che per combattere le devianze del gioco serve un riordino, "un quadro normativo chiaro che tutti auspichiamo in cui le istituzioni facciano il proprio, senza sconfinare nel campo degli altri". "Se c'è delegittimazione e sfiducia nelle istituzioni" ha concluso l'Avv. Sbordoni, "come può il cittadino distinguere tra gioco legittimo o illegittimo nell'ambito del gioco autorizzato, soprattutto senza avere una adeguata comunicazione?".  

Questo sito utilizza i cookie per migliorare servizi ed esperienza degli utenti. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.Maggiori dettagli