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Aspettando Placanica

Alla fine dello scorso anno, e più precisamente in data 28 dicembre 2006, è stata depositata l’ordinanza n. 454 con la quale la Corte Costituzionale ha dichiarato “la manifesta inammissibilità delle questioni di legittimità costituzionale dell’art. 88 del regio decreto 18 giugno 1931 n. 773 (Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), così come richiamato dall’art. 4, comma 4-bis, della legge n. 13 dicembre 1989, n. 401 (Interventi nel settore del gioco e delle scommesse clandestini e tutela della correttezza nello svolgimento di manifestazioni sportive), sollevate in riferimento agli artt. 3 e 41 della Costituzione, dal Tribunale di Teramo, e dal Tribunale di Sassari con le ordinanze indicate in epigrafe”.

Ma che significa tutto ciò, che cosa vuol dire la manifesta inammissibilità delle questioni sollevate. Per comprendere bisogna andare ad esaminare la parte dell’ordinanza che precedere il dispositivo. Nella motivazione si legge che non è stata adeguatamente motivata l’applicabilità delle disposizioni di diritto interno nei giudizi a quibus, e che pertanto “le questioni di legittimità costituzionale devono essere dichiarate inammissibili per difetto di motivazione sulla rilevanza”.
Sembrerebbe che la questione non sia stata sufficientemente motivata dagli interessati (rectius il giudice rimettente e gli indagati nei vari processi penali che si sono costituiti nel giudizio innanzi la Corte Costituzionale)!! In realtà la Suprema Corte, regina del nostro ordinamento, ha preso tempo. Mi spiego, nella parte motiva della sentenza si rileva che alcune questioni evidenziate dai rimettenti sono all’esame della Corte di Giustizia, e che quindi considerato che il giudice nazionale deve dare piena ed immediata attuazione alle norme comunitarie provviste di efficacia diretta e non applicare in tutto o anche solo in parte le norme interne con esse ritenute inconciliabili, forse si vorrà aspettare l’esito della sentenza Placanica.

Un dato è certo la predetta sentenza, che dovrebbe porre fine a questo conflitto tra la normativa comunitaria ed interna, è attesa da tutti, soprattutto dagli operatori del settore. In realtà ritengo che le aspettative potrebbero essere deluse!

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