Epilogo di un'estate intensa
La crisi mondiale è l’ultima e la più forte motivazione che impone al Paese di esigere ancora una volta dal settore dei giochi ulteriori entrate.
Ecco che le TRE GARE previste dalla prima manovra finanziaria ex art. 24, dl n. 98/11 convertito con integrazioni e modificazioni nella legge n. 111/11), concessioni per la gestioni della rete degli apparecchi da intrattenimento ex art. 110, comma 6 a e b) TULPS, concessioni per la gestione di punti di raccolta su base ippica e su base sportiva di n. 7000 punti di gioco (5000 corner e 2000 negozi), e le concessioni per l’esercizio del poker sportivo terrestre, non bastano più.
La prima della tre, che secondo stime ufficiose dovrebbe far entrare nella casse dello Stato circa 135 milioni di euro, è stata già indetta. Il 13 agosto u. s. è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea il bando di gara che assegnerà nuove concessioni Newslot e Vlt. La concessione durerà 9 anni e le domande con le offerte dovranno essere presentate entro il 10 ottobre p. v., mentre per il 13 ottobre p. v. è stata prevista l’apertura dei plichi. Per un minimo di 5.000 Newslot, i concessionari dovranno pagare 100 euro a macchina, mentre bisognerà pagare 15.000 euro per ogni Videolottery nel numero minimo di 350. Tra le garanzie, quella provvisoria dovrà essere pari a 6 milioni di euro a copertura di tutti gli obblighi di gara, e pari a 10 milioni di euro quella a copertura del versamento del PREU, del canone di concessione e del deposito cauzionale. I soggetti aggiudicatari per procedere alla stipula della convenzione, dovranno essere o comunque diventare società di capitali con sede in uno degli stati dello Spazio economico europeo, e con capitale sociale interamente versato non inferiore a 1.000.000 di euro. Il requisito di capacità economica e finanziaria per l’ammissione alla procedura di selezione consiste nell’aver conseguito nel biennio 2009- 2010 complessivamente: a) un fatturato almeno pari ad euro 30.000.000,00 (trentamilioni/00) ; b) un fatturato specifico, come operatore di gioco, almeno pari ad euro 10.000.000,00 (diecimilioni/00) ; c) un fatturato specifico, come gestore di reti di sistemi, almeno pari ad euro 15.000.000,00 (quindicimilioni/00). Da ultimo ma non meno importante, gli operatori che vorranno partecipare al nuovo bando di gara dovranno soddisfare la capacita tecnica di gestione di almeno 2.500 punti terminali.
Il Governo con il ddl n. 2887, di conversione del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, ha individuato ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo, c.d. “manovra finanziaria bis”, che non potevano non interessare anche il settore dei giochi. Al comma 3 dell’art. 2 recante ‘Disposizioni in materia di entrate’ si stabilisce, premettendo che l’attuazione delle disposizioni del comma assicura maggiori entrate in misura non inferiore a 1.500 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2012, che:
“Il Ministero dell’economia e delle finanze-Amministrazione auto noma dei monopoli di Stato, con propri decreti dirigenziali adottati entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, emana tutte le disposizioni in materia di giochi pubblici utili al fine di assicurare maggiori entrate, potendo tra l’altro introdurre nuovi giochi, indire nuove lotterie, anche ad estrazione istantanea, adottare nuove modalità di gioco del Lotto, nonchè dei giochi numerici a totalizzazione nazionale, variare l’assegnazione della percentuale della posta di gioco a montepremi ovvero a vincite in denaro, la misura del prelievo erariale unico, nonché la percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita. ”
Sembrerebbe dunque che il Legislatore, abbia dato ad AAMS il compito di reperire i soldi, rinnovandole la fiducia con una sorta di delega in bianco, e rintuzzando così gli attacchi mediatici degli ultimi tempi.
In questo panorama come poteva mancare l’intervento di quel bookmaker estero che da anni attacca il sistema per non essere attacato?
Succede infatti che AAMS, a causa del ricorso proposto davanti al Tar del Lazio dal noto bookmaker d’oltrealpe avverso il bando relativo al rilascio delle 200 concessioni per la commercializzazione dei giochi on line, c.d. concessioni comunitarie, ne ha sospeso il rilascio (ma forse non solo per questo), con buona pace di quegli operatori che avevano già fatto investimenti ed erano pronti a partire. Il ricorso verrà discusso nella camera di consiglio del 1 settembre p.v. Ci si augura che questa circostanza non costituisca un impedimento al lancio delle nuove concessioni in quanto, checché ne dica il ricorrente, potrebbero costituire un ulteriore elemento per contrastare il gioco offerto tramite canali fuori di ogni controllo, proprio come quello del bookmaker che ha intentato l’ennesima battaglia giudiziaria contro il nostro sistema.