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DL anticrisi 2

Il decreto legge del 1 luglio 2009, n. 78, “Provvedimenti anticrisi, nonche’ proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali. “, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 150 del 1 luglio 2009 è la terza legge (dopo la legge comunitaria ed il decreto c. d. pro Abruzzo) in meno di tre mesi che modifica il settore dei giochi e delle scommesse, a riprova di quanto questo sia importante per l’economia del nostro Paese, specie quando è in affanno.

Il provvedimento contiene disposizioni che modificano leggi di recente approvazione (ad es. gli articoli 1, comma 7, 19, comma 3 e 23, comma 2, che modificano il decreto-legge n. 5 del 2009) ovvero intervengono in materie da poco disciplinate dal legislatore (l’articolo 21 reca misure in materia di giochi, analogamente a quanto avvenuto con il decreto-legge n. 149 del 2008 e con il decreto-legge n. 39 del 2009 e nella legge comunitaria 2008) ; tali circostanze (come altro definirle?) come rilevato anche dalla Presidenza della Camera, costituiscono una modalità di produzione normativa non pienamente conforme alle esigenze di stabilità, certezza e semplificazione della legislazione, con il rischio di generare – in special modo nel settore dei giochi e delle scommesse – delle incongruenze e delle contraddizioni, che potrebbero nuocere alla produttività Nel decreto legge c. d. “Anticrisi” sono presenti anche misure per il potenziamento della riscossione: si introduce la decadenza dei nulla osta per le New Slot quando risultino non collegate alla rete telematica per un periodo superiore a 60 giorni e l’applicazione di una sanzione pari a 4 mila euro per ciascun apparecchio installato fuori norma. E’ prevista altresì l’esclusione di responsabilità per chi segnali le illiceità o le irregolarità nella gestione degli apparecchi da intrattenimento. Nuovi poteri di accesso e ispezione tecnica e amministrativa vengono infine attribuiti ai concessionari di rete.

Dovrebbero inoltre essere istituite presso i Monopoli di Stato apposite commissioni cui affidare il monitoraggio, la verifica e l’analisi delle attività dei concessionari di giochi pubblici. Il contrasto al gioco irregolare passerà anche da un apposito Comitato che avrà particolare e specifica competenza nella prevenzione e repressione dei giochi on line illegali. Nessuna “sanatoria” (emendamento c. d. Ventucci), sulle sanzioni per il mancato versamento del Preu sulle New Slot per il periodo 2004-2007. L’emendamento è stato stralciato dal maxiemendamento governativo al dl anticrisi, su cui il Governo ha posto la fiducia. L’intervento cassato determinava il pagamento di sanzioni ridotte e l’annullamento del pagamento degli interessi sulle stesse. Si va delineando poi la gara per il Gratta e Vinci, la cui concessione dovrebbe scadere il 31 maggio 2010: saranno al massimo quattro gli operatori che potranno gestire i Gratta e Vinci in reti di vendita esclusive. Ogni concessionario dovrà disporre di una rete esclusiva di almeno 10 mila punti vendita, da attivare entro il 31 dicembre 2010. La concessione durerà 9 anni: AAMS potrà valutare l’operato dei concessionari nei primi 5 anni e stabilire se far proseguire la concessione per i successivi 4. Le offerte del bando di gara dovranno assicurare delle entrate minime: 500 milioni per il 2009 (che dovranno arrivare direttamente dalle aggiudicazioni), 300 milioni di euro per il 2010, indipendentemente dal numero finale degli aggiudicatari. Chi avrà in concessione i Gratta e Vinci dovrà assicurare inoltre standard di sicurezza per i consumatori e dovrà essere munito di idonei requisiti di affidabilità morale, tecnica ed economica. L’aggio è fissato all’11,9% (8% ai punti vendita e 3,9% ai concessionari) e non più del 75% delle giocate andrà in vincite. Novità nel dl c. d. “anticrisi” anche per il bingo: prevista la possibilità per i concessionari del Bingo di dare il via ad estrazioni con numeri compresi fra 1 e 100, la rideterminazione del montepremi al 70% delle giocate (attualmente non supera il 60%) e del prelievo erariale, che passa dal 20% all’11%.

Sulla scia di quanto già previsto nel decreto legge cd “pro Abruzzo” dovrebbero essere introdotte ulteriori novità anche per quanto riguarda le VLT, i videoterminali di ultima generazione. Le licenze per i videoterminali potranno essere “cedute tra i soggetti affidatari della concessione” e potranno inoltre essere prestate in garanzia “per operazioni connesse al finanziamento della loro acquisizione e delle successive attività di installazione”. Per le proteste del Ministero dell’Ambiente, privato di alcune prerogative in favore di possibili Commissari Straordinari, il testo di conversione del decreto potrebbe ancora subire delle modifiche rilevanti anche se, dopo la fiducia della scorsa settimana, non dovremmo assistere a colpi di scena. Ma nel settore dei giochi e delle scommesse come abbiamo oramai imparato, fino all’ultimo tutto è possibile…

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