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Stabilità. "Bisogna chiarire alcune questioni"

Nei giorni scorsi è stata pubblicata la relazione tecnica alla Legge di Stabilità 2016 e l’avvocato Stefano Sbordoni non manca di evidenziare come alcuni passaggi del documento dovrebbero fare chiarezza sui numeri dei diritti per le scommesse che verranno messi a bando.

“Ma gli elementi di calcolo sono molteplici – osserva- e per chi conosce la storia del comparto le domande senza risposta restano. Non di pronta soluzione appare il passaggio relativo ai soli 1000 diritti/corner ubicati in bar o esercizi similari, in quanto la definizione originaria di corner fornita dal c.d. Decreto Bersani non ha mai dato indicazioni riguardo eventuali limitazioni. A prescindere dalla debole tenuta della disposizione, ci si chiede dove potranno essere dunque ubicati gli altri 4000 corner. Questo punto dovrà essere rivisto o chiarito a stretto giro, altrimenti potrebbe creare un imbarazzo al momento del bando di gara, e in quanto tale diventare attaccabile dai “picconatori” sempre pronti a distruggere i sistemi sani e concorrenziali. Riguardo poi la base d’asta (non inferiore ad euro 32.000 per ogni punto di vendita avente come attività principale la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici e ad euro 18.000 per ogni punto di vendita avente come attività accessoria la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici) è stata così fissata, tenendo conto dell’importo previsto per la precedente gara c.d. “Monti” ( ex art. 10 del D.L. n. 16/2012), pari ad 11.000 euro per una concessione di durata pari a poco meno di 4 anni, per negozi di scommesse e della contrazione del numero dei diritti messi a gara. L’importo ridotto previsto per i “corner” deriva dalla considerazione che i “negozi di gioco” possono ospitare, rispetto alla precedente tipologia di esercizi, un numero maggiore di terminali di accesso al gioco nonché l’esercizio di altri giochi (per esempio gli apparecchi di cui all’art. 110, comma 6 lett. b) TULPS).

Sempre in tema di gare è prevista anche quella del gioco on line, anche in considerazione della scadenza al 30 giugno 2016 delle prime concessioni c.d. Bersani on line. Infatti per i primi pionieri del gioco via web il termine di scadenza è rimasto quello previsto nello schema di convenzione “principale”. Il nuovo articolo 48 della Legge di Stabilità 2016 prevede che la gara sia bandita per l’attribuzione di 120 concessioni, numero definito tenuto conto sia delle concessioni in scadenza, sia dei nuovi aspiranti concessionari. La base d’asta prevista dalla norma è pari a 200.000 euro, così come già nella legge n. 88 del 2009 (c. d. Legge Comunitaria 2008), in considerazione della minore durata delle nuove concessioni che verranno attribuite, dovuta alla necessità dell’allineamento temporale con la prossima scadenza delle altre concessioni on line. Nulla da obiettare sul gioco on line: sarebbe solo il caso di prevedere innovazioni ed ulteriori giochi (per esempio i fantasy games sul modello statunitense) e magari introdurre il concetto di liquidità condivisa a livello comunitario, che potrebbe veramente dare un valore aggiunto al ns modello di gioco on line, da sempre il più imitato nel mondo” conclude Sbordoni.

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