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Cash, Sbordoni: "Normalizzare è sinonimo di virtù"

Stefano Sbordoni, legale esperto del gioco pubblico, spiega a Gioco&Giochi, l’importanza della normalizzazione della modalità cash, un deterrente alle manifestazioni di illegalità e uno strumento ben formulato con il quale “rientrare nel cono di luce della legittimità”.

"Credo – spiega Sbordoni – che l'impostazione normativa del Cash Game per come ha debuttato in Italia, sia ben formulata. Le uniche difficoltà che può incontrare l'avvio di questa modalità sono di natura tecnica: inerenti cioè la sottodotazione dal punto di vista tecnico dei soggetti della filiera. Mi sembra l'unico elemento che potrebbe creare in fase di start up delle problematiche, ma si tratta solamente di un'ipotesi".

"Quanto alla stampa generalista – continua – posso commentare gli allarmismi di questi giorni, come un gioco facile, un soffermarsi solo alla superficie di considerazioni che andrebbero affondate in maniera razionale e con le dovute competenze. Chi conosce il comparto del gioco pubblico sa bene che quella cash è una modalità che esiste da anni, solo che prima che venisse regolamentata veniva fruita dai giocatori sui siti transfrontalieri: mettere a norma questa tipologia di gioco significa in sostanza far rientrare nel cono di luce della legalità quelle giocate sommerse che finivano sui siti non autorizzati. Quando il cash game non era legalizzato, mi chiedo, per quale motivo non c’era questo interesse? Perchè nessuno ne ha mai parlato ad esclusione degli operatori si settore?"."Il principio che credo idoneo in questa circostanza è questo: si deve normalizzare, anche nelle modalità di comunicazione che sussistono in riferimento al comparto. Ad ogni modo l’interesse anche di chi lancia grida di allarme è sempre positivo: permette di tenere alta la guardia, ed a chi grida all’allarme di 'studiare' la materia e quindi di creare uno scambio virtuoso di opinioni che confluiscono nella possibilità di creare finalmente una dovuta cultura consapevole del fenomeno gioco nel nostro paese".

"Il cash, in buona sostanza, esiste ormai da un decennio solo che era giocato in circuiti fuori dal nostro controllo, quindi per noi illegali. Credo che la legalizzazione di questa modalità debba fungere da deterrente alla disinformazione e possa permettere ai 'poco informati' di costruire una conoscenza della materia che non potrà che incrementare la legalità e il buon senso" conclude Sbordoni.

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