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Gli Skill Games

Duecentomila giocatori italiani coinvolti, per un giro d’affari vicino ai 400 milioni di euro. Sono le proiezioni relative agli skill games, i giochi d’abilità a distanza con vincite in denaro, che dopo l’estate dovrebbero diventare finalmente operativi. Ricordiamo i passaggi che hanno introdotto in Italia questa nuova categoria di giochi.

  1. Con l’art. 38, comma 1, del decreto Bersani (“Al fine di contrastare la diffusione del gioco irregolare ed illegale, l’evasione e l’elusione fiscale nel settore del gioco, nonche’ di assicurare la tutela del giocatore, con regolamenti emanati ai sensi dell’articolo 16, comma 1, della legge 13 maggio 1999, n. 133, sono disciplinati, entro il 31 dicembre 2006 (………): b) i giochi di abilità a distanza con vincita in denaro, nei quali il risultato dipende, in misura prevalente rispetto all’elemento aleatorio, dall’abilità dei giocatori. L’aliquota d’imposta unica e’ stabilita in misura pari al 3 per cento della somma giocata; “) sono stati previsti ufficialmente per la prima volta;
  2. con il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 17 settembre 2007, sono state individuate le regole portanti degli skill games;
  3. con il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 17 aprile 2008, è stata avviata una fase sperimentale dello svolgimento dei giochi di abilità a distanza, della durata di 12 mesi dalla data della prima autorizzazione del progetto di piattaforma di gioco, e cioè dal momento in cui il primo dei concessionari autorizzati alla raccolta on line del gioco a distanza su base ippica e/o su base sportiva, abbia superato il collaudo con il sistema centralizzato – gestito da SOGEI – dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, e venga approvato dalla Commissione ad hoc istituita il progetto di gioco di cui all’art. 14 del menzionato decreto ministeriale del 17 settembre 2007. Si precisa però che la conclusione della fase sperimentale potrebbe essere anticipata “nel caso in cui si rendessero disponibili elementi sufficienti per l’ampliamento delle forme e modalità di gioco ovvero nel caso in cui venissero riscontrati risultati inadeguati della sperimentazione, in termini di gradimento e raccolta dei giochi”(ex art. 2, comma 4, del decreto ministeriale del 17 aprile 2007);
  4. da ultimo, con Decreto Direttoriale del 22 maggio u. s. è stato approvato il protocollo di comunicazione che i concessionari autorizzati alla raccolta on line della rete Bersani dovranno adottare.

Ora non resta che attendere le offerte dei concessionari, che proprio in questi giorni stanno effettuando i primi collaudi. Gli skill games rappresentano una opportunità per tutti, e chissà se saranno i veri antagonisti delle scommesse on line. Di certo la specializzazione potrebbe fare la differenza, evitando flop e cannibalizzazioni, specie sul web. Se infatti i nuovi concessionari potranno offrire esclusivamente i tornei ed i solitari degli skill games, senza essere obbligati a raccogliere anche scommesse sportive, ippiche ed altri giochi (concorsi pronostici, ippica nazionale, scommesse a totalizzatore, etcc), il confronto si farà interessante ed indicativo.

Altro dato: gli appassionati di poker nostrani, già memori (in incognito..) delle esperienze internazionali, non potranno cimentarsi nei tornei con i giocatori d’oltralpe, in quanto la liquidità internazionale per il momento non è contemplata. Potranno però scegliere tra la vincita in denaro ed un premio, che dovrà poter essere comunque valorizzato.

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