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Orari gioco Napoli, Sbordoni (Utis): 'Comune convochi conferenza servizi'

Il segretario generale dell'Utis, Stefano Sbordoni, chiede un confronto fra Comune di Napoli, Monopoli e operatori sul regolamento sul gioco.

"L'effetto primo del regolamento sul gioco di Napoli e della sua applicazione è l'enorme incremento di raccolta degli esercizi illegali, l'effetto ultimo, anzi inesistente, è di certo quello della lotta al Gap. Basta leggere queste due frasi per capire perché". Non usa mezzi termini il segretario generale dell'Unione Totoricevitori Italiani Sportivi, Stefano Sbordoni, per commentare l'entrata in vigore dell'ordinanza partenopea.

"Abbiamo piu volte incontrato l’assessore al Lavoro Enrico Panini e ci aveva rassicurato sull'intenzione di rivedere gli aspetti controversi del regolamento ma la vittoria alle elezioni e il non accoglimento delle sospensive da parte del Tar Campania – fatto molto discutibile – evidentemente sono più comode da cavalcare. Avevamo proposto una cabina di regia affinché il Comune si occupasse della repressione degli esercizi illegali ma di questo (forse perché era troppo difficile da capire?) non c'è stato alcun riscontro", commenta ancora Sbordoni a Gioconews.it.

"L’assessore Panini già da maggio era a conoscenza delle problematiche del regolamento, sapeva che gli orari cozzavano con la normativa giuslavoristica che regola gli orari di lavoro dei dipendenti degli esercizi di scommesse, che questo provvedimento non aveva senso ai fini della prevenzione del Gap, che non era stato fatto nessuno studio scientifico sulla reale diffusione del fenomeno. Avevamo proposto all'amministrazione di coordinarsi attraverso noi con i Monopoli di Stato ma non ci ha dato nessun riscontro, ci ha sempre rimpallato all’Avvocatura, o detto che dovevano aspettare l'esito delle sospensive al Tar. E visto che il tribunale amministrativo non ha accolto le richieste degli operatori, il Comune ne ha approfittato per mandare avanti un regolamento sbagliato. Secondo noi, l'amministrazione di Napoli dovrebbe invece rimettere mano al provvedimento, convocare una conferenza dei servizi con le associazioni di categoria, i rappresentanti del Governo e dei Monopoli, vedere quali sono le priorità e cercare di agire sensatamente, visto che Napoli è un territorio esteso ed una realtà importante. Così com'è, questo provvedimento non serve a niente, non combatte il problema per cui è stato emanato e non agisce in alcun modo sull'illegalità", conclude il presidente Utis.

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