In tema di gioco ancora molti errori, finora è mancata l'applicazione di una logica normativa e regolamentare
"A me sembra che, a fronte di una rappresentazione di una maturazione di alcuni politici sul tema del gioco, purtroppo si facciano ancora molti errori e si dicano cose a sproposito. Un tema complesso, anche se scomodo, richiede competenza e non si possono fare assunzioni generiche".
È quanto ha affermato ad Agimeg l'avvocato Stefano Sbordoni, segretario generale di Utis, commentando le parole del senatore Giovanni Endrizzi (M5S) per il quale le leggi regionali che bloccano il distanziometro vanno impugnate e che la competenza del gioco è dello Stato, non delle Regioni. "Sulla competenza Stato-Regioni - ha proseguito Sbordoni - in particolare sulla rinuncia al gettito dai giochi, tema sul quale abbiamo scritto, riscritto e spiegato più volte, diciamo che il gioco esiste, quindi o si sceglie di trarne un vantaggio per la comunità attraverso una giusta tassazione e un esercizio controllato, o si sceglie di ignorarlo e lasciare che segua i propri flussi. Non c'è una via di mezzo. Pensare di rinunciarvi significa lasciarlo andare per la propria strada, ma non bisogna far credere che non esisterà più: esisterà sempre e comunque. Il volume del giro d'affari, dato dal numero della popolazione e dalla disponibilità di reddito, è incomprimibile. Lo dimostrano studi storici, scientifici e specialistici che risalgono alla notte dei tempi. Ci auguriamo - ha concluso Sbordoni - che questa presunta maturazione sul tema sia fonte di benefici per la comunità tramite l'applicazione di una logica normativa e regolamentare che finora è mancata. Purtroppo ancora non ci sembra che siamo a questo punto. Mi sembra piuttosto che siamo nella logica del nascondere la polvere sotto il tappeto".