"Giocobyte, il goco pubblico nell'evoluzione dal bussolotto alla fibra"
Questo il tema della due giorni dedicata al gioco pubblico organizzata dall’Osservatorio Internazionale sul Gioco tenutasi il 26 e 27 maggio scorsi presso l’Università di Salerno, nella sede di Fisciano, alla quale sono intervenuti alcuni tra i maggiori operatori ed esperti del settore.
Il 26 e 27 maggio scorsi si è svolto presso l' Università di Salerno un evento completamente dedicato al gioco pubblico dal tema “Giocobyte: il gioco pubblico nell’evoluzione dal bussolotto alla fibra”, covegno organizzato dall’Osservatorio Internazionale sul Gioco e guidato dalla professoressa Ornella De Rosa. Tanti gli interventi che si sono susseguiti, divisi in tre panel differenti. L' Avv. Stefano Sbordoni, intervenuto nella giornata del 26 maggio nella sua qualità di legale esperto nel settore e di membro dell’Osservatorio Internazionale sul Gioco, ha sottolineato che “Un esame meta disciplinare del tema del gioco permette a tutti di valutare quel tema secondo gli elementi che sono più congeniali". "In questo modo – ha detto l’ Avv. Stefano Sbordoni - si porta ad uno sviluppo del tema del gioco, non ad un soffocamento....e sviluppo può avere tanti significati, non è detto che sia per forza l’allargamento del settore". Egli ha ribadito che oramai il gioco non si può più ignorare, ma deve essere controllato "per i suoi effetti devianti in alcune fattispecie, come quello patologico" e che "non si può pensare di soffocare una cosa esistente già nel 2000 avanti Cristo", in quanto "anche chi ha un’avversione per questo tema deve essere in grado di poterlo valutare sotto questa luce". Secondo il legale, "in ambito meta disciplinare, lo sviluppo non è un incentivo, ma una necessità. Qualsiasi tema pubblico e privato viene sviluppato e lo si contestualizza nell’epoca in cui si vive. E’ impossibile non farlo per un tema che è permanente nell’umanità da epoche lontanissime. L’evoluzione tecnologica è talmente veloce che, in un’attività come il gioco che se ne serve ampiamente, non possiamo fare a meno di stare sulla normazione del settore né negarlo". "Contesto alcune posizioni, qualunque siano, pro o contro il gioco, che esistono senza avere alcun fondamento scientifico o normativo" ha proseguito l' Avv. Sbordoni, il quale auspica che si aprano "dibattiti pubblici, anche parlamentari, su conoscenze troppo superficiali". "Gli operatori del gioco pubblico lavorano professionalmente, ma si trovano in situazioni di buio, dovute al fatto che oggi vorremmo e promuoviamo un’analisi meta disciplinare del settore del gioco, ma – ha concluso Sbordoni - non sta avvenendo, non è avvenuto e non avverrà nelle dovute sedi nella maniera in cui vorremmo”.