Le regole del gioco
Forse il tema era particolarmente caldo, forse si sentiva il bisogno di comunicare le proprie incertezze o il proprio disagio, forse la curiosità di sentire le autorità effettive e quelle di fatto, fatto sta che capita di raro in un convegno di settore di vedere in quattro ore di lavori la sala continuare a riempirsi invece che svuotarsi.
Un’insolita giornata di primavera all’inizio di Febbraio era certo di buon auspicio, come di buon auspicio sembrano i segnali scaturiti dal convegno. In primis quello di progettare regole chiare per il gioco telematico, che alla luce degli importanti risultati dello scorso anno e della continua crescita costituisce un punto di forza per l’intero settore del gaming. Poi quello di mutare indirizzo, abbandonando una politica caratterizzata da divieti e sanzioni, laddove, come ben ricordato da qualcuno, “è vietato vietare”, per stabilire regole del gioco telematico, chiare, poche e di semplice attuazione. Ancora, la sorprendente voglia di tutti di essere messi in grado di fronteggiare qualunque sfida, mercato interno, estero, competitors, autorità comunitarie, confronto con altri paesi. E ciò vale sia per il regolatore che per i regolati, tutti mossi da impulsi positivi. La consapevolezza che l’illecito, quello vero, non ha vita lunga e che l’attenzione delle forze deputate al controllo è sempre più focalizzata su quelle “operazioni”. Che forse organizzare l’imbroglio a breve costerà più di quanto rende, per volontà comune della grande maggioranza degli operatori leciti. Che la competizione con i grandi, siano essi stranieri, italiani o “oriundi”, se giocata allo stesso tavolo con le stesse regole, non spaventa anzi stimola e fa bene al mercato. Che esiste una potenzialità inespressa nel territorio, da coprire al più presto sia per rendere il servizio omogeneo che per aumentare la raccolta. Che l’innovazione e le mutate esigenze del consumatore/cittadino richiedono un attento esame delle modalità di distribuzione e raccolta delle scommesse, così come la particolare territorialità del nostro paese necessita di un controllo specifico e decentrato di tali attività.
Insomma, non si è avuta ieri l’impressione che oggi, il “day after”, tutto sia svanito nel sole beneaugurante di Roma, ma che ognuno nel proprio ambito stia lavorando a tutto quello che sopra abbiamo sommariamente elencato. In contemporanea al convegno si è svolta in AAMS la consegna del contributo a Telethon, uno straordinario successo ed un esempio chiaro della finalità sottesa al gioco in generale. I due eventi, sia chiaro per tutti, sono indissolubimente collegati: senza le forze di prima linea del Convegno, i contributi non potrebbero ne potranno essere erogati, se non forse da qualche munifico boss in cerca di gloria.