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Il rinnovo

Non me ne vorranno i lettori se questo articolo risulterà in parte troppo tecnico, ma la materia scotta e non è facile prescindere dal linguaggio giuridico, e forse neanche opportuno. Proverò per chiarezza a riassumere il tema: da oltre quattro mesi sono scaduti i termini delle concessioni per la raccolta di scommesse ippiche e sportive. Dopo la battaglia volta ad evitare la gara, ottenute le rassicurazioni dall’amministrazione sul rinnovo delle concessioni per altri sei anni, il tanto sospirato provvedimento non è ancora giunto.

Pende nell’aria, spesso accompagnato da promesse e da minacce, che tengono alla corda i concessionari. Fortuna vuole che vi siano due big a tenere il punto, e che i resti della truppa non siano proprio dei senzatetto. Ma veniamo alla storia.
Con decreto direttoriale AAMS del 23 giugno 2005 per le scommesse sportive, seguito dal decreto interdirettoriale AAMS-MAF del 22 novembre 2005 per le scommesse ippiche, sono stati indicati i passaggi obbligati per accedere al rinnovo delle concessioni. Detti provvedimenti prevedevano che i concessionari venissero sottoposti ad una verifica e che, nel caso di esito positivo (assolvimento delle obbligazioni derivanti dalla convenzione), a questi sarebbero stati indicati: la data, comunque non successiva al 15 novembre 2005, in cui procedere alla stipula della concessione l’elenco della documentazione da produrre al momento della firma della nuova convenzione. Ai concessionari che avevano presentato la richiesta di rinnovo nei termini previsti, è seguita la risposta di AAMS, con la quale si comunicava l’accoglimento. Ad oggi però ancora non sono state fornite indicazioni riguardo la firma della nuova concessione. Nell’attesa i concessionari continuano a svolgere la propria attività e a raccogliere scommesse. Dunque si può ben sostenere che in questi mesi di “interregno” i concessionari svolgano la propria attività in forza di proroghe tacite titolate, in virtù di tutte le attività di richiesta di rinnovo e dei successivi assensi da parte dei Monopoli di Stato. Ed infatti, da ultimo con circolare prot. 2006/9095/GIOCHI/UD del 17 marzo 2006, AAMS ha nuovamente ribadito che “in attesa del completamento dell’iter amministrativo finalizzato al rinnovo della convenzione che accede alle relative concessioni” i concessionari continuano “in via transitoria” ad effettuare la raccolta delle scommesse sia ippiche che sportive con la licenza di polizia già in loro possesso. Nella nota si preannuncia anche una “.. imminente stipula della convenzione di concessione.. “. La differenza tra la proroga ed il rinnovo di una concessione, si comprende, gioca un ruolo fondamentale. Lo evidenzia bene il TAR del Lazio, dove afferma in una recente sentenza che “il rinnovo contrattuale consistente, come noto, in una nuova negoziazione tra le medesime parti per l’instaurazione di un nuovo rapporto giuridico (……….) trova piena praticabilità, (……) nei limiti di un’eccezionale deroga all’esperimento di procedure selettive ad evidenza pubblica(……) “, mentre la proroga del contratto-concessione “determina il solo effetto del differimento del termine di scadenza del rapporto (il quale resta regolato dalla convenzione ammessa all’atto di affidamento di un servizio) “. E’ evidente quindi che l’esercizio della proroga corrisponde ad una scelta legittima dell’Amministrazione, che non necessita di una motivazione particolarmente articolata; la proroga è infatti generalmente volta a garantire la prosecuzione dello svolgimento del servizio nelle more dell’espletamento delle procedure necessarie per l’individuazione del nuovo soggetto al quale affidare, previa instaurazione di un ulteriore rapporto negoziale, l’attività stessa. Di contro il rinnovo del rapporto contrattuale necessità di un più congruo apparato motivazionale, dovendo essere preceduto dall’accertamento in ordine alla sussistenza del pubblico interesse a rinnovare il rapporto con il precedente contraente, tanto è vero che risulta essenziale e fondamentale l’approfondita motivazione degli elementi di valutazione comparativa che diano conto delle ragioni di convenienza della conferma. Sarà questa attenta ricerca delle ragioni di convenienza che ritarda i rinnovi? Certo la situazione è particolare. Bruxelles ci richiama per la nostra normativa protezionista, ed altri per proprio tornaconto tirano in ballo il sistema concessorio, AAMS alza la tensione con l’oscuramento a testa bassa, e le concessioni non sono ancora rinnovate. Seppure la sequela di provvedimenti sopra citati dovrebbe tranquillizzare i concessionari, che possono aspettarsi la stipula della nuova convenzione, certo è che questo momento di incertezza potrebbe influire negativamente sul settore. Coglierei l’occasione dei nuovi testi di convenzione per salvaguardare la stabilità del sistema e proiettarlo in chiave futura, evitando accuratamente qualsiasi battaglia interna. Con una raccomandazione, facciamo presto!

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