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Giurisprudenza nazionale

L'effetto pantera

Con un’importante pronuncia (sentenza n. 302/2016  pubblicata in data 31 ottobre 2016) il Tar Bolzano ha finalmente affermato quel principio di cui da tempo si cercava riscontro: non si può normare in maniera devastante contro il gioco lecito senza alcuna indagine istruttoria. Ecco i fatti che hanno portato a questa sentenza, che si spera sia destinata a mutare l’orientamento giurisprudenziale.

Piani di sviluppo dell’autunno

In quest’autunno  il settore del gambling italiano si sta preparando agli importanti cambiamenti che caratterizzeranno il 2017 (l’anno zero della rete terrestre e non solo). Il dibattito sulla Stabilità, a Bruxelles sottoposta all’analisi dei burocrati europei, sarà sicuramente cruciale.  In quella sede, infatti, si decideranno le caratteristiche della nuova rete terrestre – per definizione perfettibile – che in quanto tale  potrebbe costituire uno strumento produttivo (per la forza lavoro che impiega e le entrate che garantisce all’erario) e di forte contrasto alla rete illegale.

Aspettando il 20 ottobre

Il Consiglio di Stato non ha accolto l’appello, contro la sentenza del TAR, in merito all’annullamento dell’ordinanza, entrata in vigore lo scorso 17 agosto 2016, con la quale il Comune di Napoli aveva introdotto i limiti orari all’apertura delle sale giochi.

Le prime luci nel buio

Con ordinanza n. 191 del 22 luglio 2016, recante per oggetto “L.R. n. 9 del 02/05/2016 disposizioni in materia di esercizio degli apparecchi e congegni automatici da gioco ed intrattenimento di cui all’art. 110, c. 6 e 7 del R.D. 77/1931 (TULPS)” l’Amministrazione comunale di Vercelli disponeva che gli apparecchi da divertimento ed intrattenimento dovessero essere spenti dalle ore 11 alle ore 16. L’ordinanza entrava in vigore dal 1 agosto 2016. Lo scopo dell’ordinanza – come per la maggior parte dei provvedimenti dei comuni che leggiamo in questo particolare momento storico – sarebbe stato quello di contrastare la diffusione del gioco d’azzardo e tutelare le fasce più deboli dai pericoli della dipendenza. L’amministrazione applicava in questo modo la legge approvata dalla Regione Piemonte (L.R. n. 9 del 2 maggio 2016 “Norme per la prevenzione ed il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”) in materia di tutela della salute.

La necessità della riforma del Tulps: verso un testo unico dei giochi

Le autorizzazioni di polizia possono essere revocate o sospese in qualsiasi momento, nel caso di abuso della persona autorizzata”, ecco quello che recita l’art. 10 del TULPS, principio saldo del sistema autorizzatorio inevitabilmente connesso alla licenza ex art. 88 TULPS, che fino ad ora ha dimostrato di essere un valido strumento di pubblica sicurezza; negli anni però, abbiamo assistito a diversi provvedimenti di sospensione e revoca di licenze rilasciate ai sensi del richiamato articolo, per motivazioni carenti e poco chiare.

I perché dell’industria dei giochi

Lo storico allenatore di Pietro Mennea, la freccia del Sud, Carlo Vittori – nel dialogo tratto dal film per la tv con regia di Ricky Tognazzi – lo dice chiaramente durante il suo colloquio con l’allora presidente del CONI, che l’atletica leggera e tutto lo sport italiano aveva necessità di avere più soldi del totocalcio che invece erano al contrario deputati/dedicati ad altro.

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